Il fisco chiede i soldi in anticipo
«I clienti però non mi pagano»

«Il lavoro c'è. Peccato, però, che i clienti non paghino». Enrico Sartorelli, al comando, assieme al fratello, dell'azienda di famiglia, è costretto a passare più tempo al telefono per convincere chi non salda le fatture a farlo, che non in cantiere.

COMO «Il lavoro c'è. Peccato, però, che i clienti non paghino».
Da un paio d'anni, Enrico Sartorelli fatica a credere ai suoi occhi. Al comando, assieme al fratello, dell'azienda di famiglia, è costretto a passare più tempo al telefono per convincere chi non salda le fatture a farlo, che non in cantiere. Una lotta continua, che spesso non arriva a buon fine. Al punto che, lo scorso anno, i titolari sono stati costretti a «mettere i soldi nell'azienda, invece di guadagnarli».
A Como dal 1956, i Sartorelli si occupano di termoidraulica. Con loro una manciata di fedeli dipendenti ormai parte della famiglia.  Le commesse non mancano. Il problema sono i pagamenti. «Sul fatturato, almeno il 40% non è stato saldato. Purtroppo, però, lo Stato ci chiede in anticipo l'Iva e ci obbliga a pagare le imposte su un fatturato che non introiteremo. Se a questo aggiungiamo il costo dei dipendenti e tutti gli adempimenti burocratico-amministrativi cui siamo sottoposti, è facile intuire quale sia la difficoltà ad andare avanti».
Da una parte c'è l'esigenza di tutelarsi di fronte ai nuovi committenti. «Prima di accettare un lavoro, facciamo firmare due pagine di clausole. A volte mi vergogno pure», dice. Nonostante gli impegni sottoscritti, sono in molti a non rispettarli. A quel punto, ci sono due strade. L'azione legale e il recupero crediti. Percorsi difficili, specie perché «i tempi della giustizia sono lunghi» e, nel frattempo, bisogna pur andare avanti.
«Ci sono clienti che dopo un anno e mezzo, anche due, non pagano. Per piccoli importi, sotto i mille euro, è meglio non pensarci più. Se ci mettiamo l'avvocato spendiamo un sacco di soldi, si arriva davanti al giudice dopo cinque o sei anni e, alla fine, la spesa ha superato il risultato raggiunto».

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