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Mercoledì 22 Febbraio 2012
Pubblico impiego al voto
Seicento candidati in lista
E' partita la campagna elettorale per il rinnovo delle Rsu: ci sono da scegliere trecento rapprersentanti di base
Sono le elezioni per il rinnovo delle Rsu, rappresentanze sindacali unitarie nel pubblico impiego e si terranno tra il cinque e il sette marzo prossimo in duecento enti, Comuni, Consorzi, Unioni, amministrazione provinciale, Camera di Commercio, agenzie fiscali, ministeri, enti pubblici non economici.
In cifre, gli enti locali coinvolti sono 179; due ospedali ed Asl; 19 enti diversi.
Gli elettori sono gli 8.593 dipendenti del pianeta pubblico comasco e l'affluenza alle urne, comunque sia ripartito il voto, costituisce un'importante prova della fiducia che i lavoratori riservano ancora al sindacato. E se è vero che scelgono loro colleghi, è anche vero che dietro ai delegati ci sono le segreterie, in particolare quelle confederali.
Sull'affluenza, si giocherà dunque la prima carta: nel 2007, fu considerata lusinghiera, superiore all'80%, con punte dell'83% negli enti locali. Ma in alcuni uffici, la percentuale dei votanti arrivò al 95%.
Il numero dei delegati per ente è variabile, secondo il numero dei dipendenti e le precedenti elezioni avevano assegnato complessivamente 118 seggi alla Cgil, 132 alla Cisl e 70 alla Uil, più qualche rappresentante agli autonomi.
Negli enti locali, è prevalsa la Cgil, 38,10% dei consensi; 33,90% alla Cisl; 24,70% alla Uil, 3,4% agli altri. Percentuale complessiva della Funzione Pubblica: 31,8% Cisl, 30,5% Cgil, 22% alla Uil; 15,7% ai sindacati di base. Cinque anni fa, aveva fatto clamore il «caso Sant'Anna»: per le elezioni Rsu, aveva vinto la Uil.
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