Comune, alloggi e garage
nel mirino della Corte dei conti

Affittopoli e chioscopoli in città. I magistrati contabili hanno aperto un fascicolo per accertare eventuali danni erariali

COMO Nuova inchiesta della Corte dei conti sul Comune di Como. I magistrati contabili stanno effettuando accertamenti sul presunto «mancato incasso da parte dell'ente per le concessioni rilasciate a bar ristoranti e altri immobili, per le locazioni non a uso abitativo e per il canone di box e posti auto».

Tutto nasce da una duplice inchiesta giornalistica. La prima che aveva permesso di scoprire come diverse strutture comunali (box, magazzini, appartamenti e posti auto) sono stati assegnati negli anni e utilizzati, a canone apparentemente agevolato, da dirigenti comunali, funzionari di Palazzo Cernezzi ed ex dipendenti senza che mani alcun bando pubblico fosse stato pubblicato.

La seconda serie di articoli di stampa aveva invece fatto luce sulla gestione dei chioschi della città. In totale 34 strutture, ospitate sul suolo pubblico, all'interno delle quali operano bar, edicole e piccoli negozi e i cui canoni di locazione da parte dell'amministrazione di via Vittorio Emanuele si basano su accordi stipulati anche oltre cinquant'anni fa.

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