Processo di appello
Arrighi cerca uno sconto

Il 16 aprile a Milano, comincia il giudizio di secondo grado per l'omicidio di Giacomo Brambilla. L'imputato punta a una riduzione della pena di trent'anni che gli è stato inflitta in prima istanza

COMO Alberto Arrighitorna davanti ai giudici per il processo di secondo grado. L'appuntamento è fissato per lunedì 16 aprile, di fronte alla seconda sezione d'appello del tribunale di Milano.
La scelta è dettata dalla volontà di ottenere uno sconto rispetto ai trent'anni inflitti dal tribunale comasco, che lo ha riconosciuto colpevole - come noto - dell'omicidio premeditato e pluriaggravato del socio, il comasco Giacomo Brambilla, 43 anni, freddato e decapitato il primo febbraio del 2010 nell'armeria di via Garibaldi.
Arrighi, assistito dall'avvocato Ivan Colciago, farà leva sugli stessi tre elementi con cui aveva già tentato di alleggerire il giudizio comasco. In primo luogo la capacità di intendere e di volere: era stato lo psichiatraAdolfo Francia a spendere per primo (e per conto della difesa) l'ipotesi che Arrighi avesse agito in uno stato di semi trance, in condizioni di temporaneo blackout, tale da limitarne la capacità di intendere e di volere.

Leggi l'approfondimento su "La Provincia" dell'11 marzo

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