In procura per don Marco
Sentite altre ragazzine

La Procura della Repubblica ha dato parere negativo alla scarcerazione di don Marco Mangiacasale, l'ex parroco di San Giuliano chiuso al Bassone per violenza sessuale aggravata.

COMO La Procura della Repubblica ha dato parere negativo alla scarcerazione di don Marco Mangiacasale, l'ex parroco di San Giuliano chiuso al Bassone per violenza sessuale aggravata.
La decisione è arrivata ieri mattina, dopo quattro giorni di attesa. Il magistrato ne aveva a disposizione cinque a far data dalla presentazione dell'istanza presentata dall'avvocato Renato Papa, il difensore del sacerdote, che dopo l'interrogatorio di lunedì aveva chiesto una attenuazione della misura di custodia:non già carcere ma domiciliari, in una struttura ecclesiastica "protetta", fuori dal territorio della Provincia.
Non si conoscono le motivazioni del diniego della Procura, che comunque non è vincolante, ma è probabile che un peso l'abbia avuto il quadro indiziario formatosi nelle ultime ore, con le tre nuove denunce sporte da altrettante ragazzine, minorenni, per reati analoghi a quelli descritti dalla prima, presunta vittima del prete.
Il no del pubblico ministero non è vincolante, nel senso che il giudice, Maria Luisa Lo Gatto, potrebbe anche decidere per un sì, in piena autonomia. È impossibile azzardare previsioni ma la decisione è attesa entro oggi.
In ogni caso, la legge prevede che la custodia cautelare in carcere, o ai domiciliari, sia motivata da esigenze specifiche, che possono essere di tre tipi: può sussistere il rischio di reiterazione del reato, può sussistere il pericolo di una fuga, oppure può sussistere il pericolo che restando a piede libero l'indagato possa in qualche modo compromettere le prove, per esempio  entrando in contatto diretto o indiretto con qualcuna delle sue vittime.
Sarebbe quest'ultima la ragione che ha indotto la Procura ha dare parere negativo.

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