Cantù, il centenario
che va ancora a ballare

Serafino Meroni, detto Merunìn, ha festeggiato il secolo di vita raggiunto in maniera invidiabile. Una storia da romanzo e una passione, il ballo, che pratica ancora ogni domenica

CANTÙ Cent'anni passati a ritmo, di danza, all'insegna dell'ottimismo e dell'allegria. «Ne ho fatto del gran ballare, ma ho anche lavorato». Così ricorda il suo primo secolo di vita Serafino Meroni, detto "Merunìn", che è stato festeggiato per il suo centenario, da parenti e amici. «E' dal 1930 che vado a ballare appena posso, da quando avevo diciotto anni. Quattro salti tutte le domeniche. Valzer, tango, mazurca, polka, ma anche i balli che arrivavano dall'America. Bisogna minga restaa indrée, non si può restare indietro, occorre guardare avanti».

«Fino a tre anni fa ho aiutato mia figlia Luisella nella sua attività, comunque non ho mai mancato gli appuntamenti con il ballo domenicale. Mia figlia mi accompagna alla fermata del bus. Non ci sono problemi. Certo al ritorno capita di dover stare in piedi, ma ho fatto la guerra, quella vera. Invece lo confesso, non sono mai stato attratto dalla politica».

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Eco di Bergamo La vita di Serafino Meroni