Quella sera ubriaco tra le ragazzine
Don Marco già denunciato nel 2008

Nel settembre del 2008 un gruppo di genitori dell'oratorio di San Giuliano denunciò al vescovo un episodio cui all'epoca fu conferito un peso diverso da quello che assume oggi, alla luce dell'indagine in corso

COMO - Nel settembre del 2008 un gruppo di genitori dell'oratorio di San Giuliano denunciò al vescovo un episodio cui all'epoca fu conferito un peso diverso da quello che assume oggi, alla luce dell'indagine in corso.
Nel corso di una festa di fine estate (mamme e papà presenti, a Roseto degli Abruzzi) don Marco Mangiacasale alzò un po' troppo il gomito, dimostrandosi eccessivamente espansivo nei confronti delle ragazzine che con lui partecipavano alla serata. I genitori ne furono a tal punto indispettiti (sconvolti?) da decidersi di rivolgersi a monsignor Diego Coletti, cui raccontarono per filo e per segno tutto l'accaduto. Il vescovo, ovviamente, convocò don Marco per domandargli spiegazioni ma questi si limitò a scusarsi, ammettendo di avere forse alzato un po' il gomito e di avere perso il controllo, ma di non essere mai stato mosso da intenzioni pruriginose, né di avere avuto mai l'intenzione di nuocere a chicchessia. L'episodio è stato confermato ieri dal direttore del Settimanale, monsignor Angelo Riva. All'epoca fu deciso che il parroco potesse comunque rimanere al suo posto. In Curia gli credettero, e d'altra parte si trattava di una segnalazione ancora isolata, tale da potersi archiviare alla voce "incidenti", ancorché spiacevoli.
Non è da escludere tuttavia che sul trasferimento dalla parrocchia al ruolo di economo diocesano possa anche avere influito il racconto di quei genitori. Il problema vero è che, nonostante il nuovo incarico, don Marco non lasciò mai la sua casa di via Monti, tanto, troppo vicina all'oratorio di San Giuliano.

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