Lavoro, i contenuti
della riforma del governo

Dodici punti tra cui quello sull'articolo 18 e i licenziamenti

ECCO LA RIFORMA DEL LAVORO

 

IL PIANO DEL GOVERNO IN 12 PUNTI

 

1) VERBALE

Incontro finale domani, giovedì 22 marzo, a Palazzo Chigi. Nessun documento al termine del tavolo

governo-parti sociali, ma un "verbale" con le varie posizioni sul tema che diventerà la base della proposta che l'esecutivo presenterà in Parlamento.

 

2) ARTICOLO 18 – LICENZIAMENTI

Reintegro nel posto di lavoro per i licenziamenti discriminatori (considerati nulli); solo

indennizzo per i licenziamenti per motivi economici giudicati illegittimi dal giudice e decisione del giudice tra reintegro nel posto di lavoro e indennizzo per i licenziamenti disciplinari per i quali il giudice abbia rilevato l'illegittimità.

 

 

3) INDENNIZZI

Sull'articolo 18 il governo propone di lasciare il reintegro per i soli licenziamenti discriminatori

mentre per i disciplinari ci sarà l'indennizzo o il reintegro; per gli economici solo l'indennizzo.

Per i licenziamenti economici giudicati illegittimi dal giudice il risarcimento previsto sarà

un minimo di 15 mensilità e un massimo di 27 dell'ultima retribuzione.

 

 

4) NUOVO ARTICOLO 18 SI APPLICA A TUTTI

La nuova formulazione dell'articolo 18 si applicherà a tutti i lavoratori non solo ai neoassunti.

 

 

5) FLESSIBILITA'

La flessibilità “costerà” alle imprese: saranno chiamate a pagare l'1,4% in più, un contributo che finanzierà i sussidi per la disoccupazione. Ci sarà anche un premio per la stabilizzazione del dipendente precario.

 

 

6) UN CONTRATTO DOMINANTE

Il governo vuole un contratto dominante rispetto agli altri che comunque sopravviveranno. Questo contratto è quello di lavoro subordinato a tempo indeterminato che diventa il contratto di riferimento" anche se sarà meno blindato.

 

 

7) ASPI – INDENNITA' DISOCUPPAZIONE

L'Aspi, la nuova indennità di disoccupazione, ha l'obiettivo di essere uno strumento "esteso" e di rendere il sistema "universalistico". L'Aspi dovrà "tutelare il lavoratore anche nella ricerca di un nuovo posto". Il ministro Fornero: “Non è una tutela del posto di lavoro ma la tutela del lavoratore nella ricerca di una occupazione".

 

 

8) DIMISSIONI IN BIANCO

Nella riforma del mercato del lavoro c'è la norma contro le dimissioni in bianco che alcune imprese fanno firmare ai dipendenti in modo da poterli licenziare eludendo le tutele di legge.

 

 

9) FONDI SOLIDARIETA'

Il Governo vuole mettere in campo "fondi di solidarietà" pagati dalle imprese per il sostegno

dei lavoratori anziani che dovessero perdere il lavoro. Non si parla di esodi o di prepensionamento ma solo di "sostegno ai lavoratori anziani" perché la riforma delle pensioni e quella del mercato del lavoro devono tenersi insieme.

 

 

10) STAGE

Saranno eliminati gli stage gratuiti. Dopo la laurea o dopo un master chi va in azienda non farà più uno stage gratuito. Sarà una collaborazione, anche a tempo determinato, ma regolarmente retribuito.

 

 

11) CONGEDI PATERNITA'

La sperimentazione dei congedi di paternità obbligatori che saranno finanziati dal ministero del

Lavoro per "favorire l'occupazione delle donne" e per conciliare i tempi di lavoro e famiglia.

 

 

12) AMMORTIZZATORI

Le risorse addizionali per l'estensione degli ammortizzatori sociali con la graduale

riduzione della mobilità fino a convergere nel 2017 nel nuovo Aspi (indennità di disoccupazione)  che però partirà subito con l'approvazione della riforma sarà di 1,7-1,8 miliardi.

 

 

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