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Giovedì 29 Marzo 2012
Grandi mostre, primi interrogatori
I vertici Csu due ore davanti al pm
Due ore abbondanti trascorse davanti al pubblico ministero Massimo Astori e a un sottufficiale del nucleo di polizia tributaria per il presidente della Como Servizi Urbani Mariano Montini.
È cominciata con il presidente della Como Servizi Urbani Mariano Montini la carrellata di convocazioni dei testimoni chiamati a ricostruire le modalità con cui è stata gestita l'assegnazione degli incarichi in occasione delle grandi mostre di Villa Olmo. Il primo a varcare la soglia del pm titolare del fascicolo, tuttora aperto a carico di ignoti con l'ipotesi di reato di abuso d'ufficio, è stato inevitabilmente il numero uno della società incaricata di incassare i soldi dagli sponsor degli eventi artistici cittadini e pagare i vari fornitori.
Due ore di botta e risposta messi nero su bianco in quello che è il primo verbale di sommarie informazioni testimoniali del fascicolo. Nel pomeriggio la seconda convocazione: al quinto piano del palazzo di giustizia è comparsa una segretaria della Como Servizi Urbani.
Inevitabili le domande sul funzionamento dell'iter previsto per la scelta delle aziende chiamate a collaborare con le grandi mostre, sulla raccolta dei fondi, sullo stanziamento dei soldi e su chi ha segnalato i fornitori a cui rivolgersi.
Le audizioni continueranno per tutta la settimana: la Procura vuole sentire dipendenti di Csu, ex amministratori e dipendenti del Comune di Como che, a vario titolo, hanno fatto parte della macchina organizzativa delle mostre di Villa Olmo. Niente convocazione invece, almeno per ora, per l'assessore uscente Sergio Gaddi, curatore della mostra, o per i dirigenti di Palazzo Cernezzi individuati come i referenti delle grandi mostre. Com'è noto l'inchiesta della Procura cittadina è stata aperta dopo la presentazione di un esposto firmato dal consigliere comunale uscente Pasquale Buono.
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