Inverigo, ha tentato il suicidio
aggressore del professor Zappa

Uno dei ragazzi rumeni che hanno massacrato l'ottantunenne durante una rapina nella sua villa a Viterbo ha tentato di togliersi la vita giovedì scorso, il giorno dopo l'arresto. E' stato salvato dalle guardie penitenziarie. Intanto il professore resta in coma irreversibile

INVERIGO - Mentre restano gravissime le condizioni del professor Ausonio Zappa, l'inverighese ricoverato in coma irreversibile all'ospedale di Viterbo, non ci sono svolte nelle indagini sulla sanguinosa rapina avvenuta nella sua villa nella notte tra il 27 e il 28 marzo. Gli inquirenti cercano ancora la spranga con la quale l'ottantunenne è stato selvaggiamente picchiato.

I rapinatori hanno tutti confessato e, sebbene il professore sia stato materialmente aggredito solo da due di loro (Petrit Cosmin Ofrea e Adrian Nicusor Salicir, mentre Daniel Ionel Ofrea e il figlio dell'ex badante della suocera del professore, Alexander Petrica Trifan facevano da "pali" e autisti) sono stati ritenuti "parimente responsabili" e sono in carcere accusati di tentato omicidio, rapina aggravata e sequestro di persona.

Il professore oltre ad essere stato colpito con pugni e calci perché era riuscito ad azionare l'allarme della villa una volta sorpresi i ladri, era anche stato preso a sprangate in testa mentre si trovava a terra. Intanto si è appreso che giovedì scorso, un giorno dopo l'arresto, il più giovane della banda, Petrit Cosmin Ofrea, diciannove anni, ha tentato di suicidarsi legandosi un cappio intorno al collo. Il giovane è stato salvato dal pronto intervento delle guardie carcerarie, che sono entrate nella cella prima che riuscisse a togliersi la vita.

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