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Sabato 07 Aprile 2012
Affittopoli: sfratti e nuovi canoni
Dopo sei mesi il Comune si sveglia
Qualcosa non andava nella gestione del patrimonio comunale di Como. Sei mesi fa il direttore generale Nunzio Fabiano aveva detto che era necessario intervenire.
Sei mesi e una serie di relazioni dopo lo stesso Fabiano conferma che effettivamente qualcosa non andava. Almeno nei casi emersi in modo più eclatante e che riguardano persone note.
In testa c'è l'appartamento in via Balestra affittato all'ex dirigente al Patrimonio Antonio Auciello che versa un canone riadeguato in 10.332,72 euro l'anno (810 euro al mese) a cui si va ad aggiungere un garage in via Grossi a 341 euro l'anno. «Nei confronti del signor Auciello - spiega Fabiano - è in corso la procedura di diffida con sfratto». Tradotto deve lasciare l'immobile perché «non ha titolo per restarci». Altro caso sotto la lente di ingrandimento è il box comunale affittato all'attuale dirigente del Patrimonio Marina Ceresa.
«È stata fatta una perizia sui lavori di trasformazione da cantina in garage - spiega ancora il direttore generale - che stima in 22mila euro i lavori effettuati. Io a questo punto attuerò la procedura per la rinegoziazione nell'ambito del contratto in essere (dura qualcosa come 18 anni, ndr). E' un lavoro che farò personalmente, in quanto la dirigente è incompatibile. La nuova stima porterebbe il canone da 500 a 1500 euro annui e adesso valuterò come rinegoziare il canone per sopravvenuta congruità sulla base di quanto prevede in contratto». Non solo. «Entro la prossima settimana - aggiunge Fabiano - l'ufficio tecnico comunicherà i valori aggiornati dei canoni del posto auto di via Italia di De Cesare, in piazza Mazzini di Migliaccio e dell'appartamento di Bertuzzi. I contratti saranno riadeguati perché in alcuni casi sono risultati incongrui».
Insomma dopo l'inchiesta de «La Provincia» il Comune inizia a correre ai ripari.
Leggi l'approfondimento su La Provincia in edicola sabato 7 aprile
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