Butti attacca tutti
Da Gaddi a Lucini

Attacca gli esponenti del PdL che hanno dato vita a una lista autonoma guidata da Sergio Gaddi. Ma attacca soprattutto il candidato sindaco del centrosinistra Mario Lucini: "Un altro Pisapia".

COMO Attacca gli esponenti del PdL che hanno dato vita a una lista autonoma guidata da Sergio Gaddi. Ma attacca soprattutto - e per la prima volta lo fa con toni molto duri - il candidato sindaco del centrosinistra Mario Lucini. Il senatore Alessio Butti, coordinatore provinciale del PdL, non usa giri di parole intervenendo al Don Guanella alla presentazione del programma e della lista del partito: «Il candidato del centrosinistra è un Pisapia in salsa comasca, cerca voti nelle parrocchie ma si fa sostenere da Nichi Vendola, che ha opinioni a dir poco stravaganti sulla bioetica e sulla famiglia».
Il primo a finire nel mirino, però, è Gaddi: «Voglio ringraziare i candidati - esordisce Butti - ma anche coloro che non abbiamo candidato. Avremmo potuto fare una seconda lista, abbiamo evitato per sottolineare che Laura Bordoli è la candidata del PdL. Ringrazio anche quelli che non ci sono (chiaro il riferimento alla lista di Gaddi, ndr) perché danno forza alle parole di Alfano, pronunciate all'assemblea nazionale». E subito viene proiettato un video che mostra il segretario nazionale del partito mentre parla di «regole e sanzioni», aggiungendo: «Non è possibile che uno del PdL a cui non piace il candidato sindaco si faccia una sua lista Coca cola. Se vuole farlo, ci resti tutta la vita e vediamo dove arriva senza il PdL».
Poi parte l'attacco a Lucini: «C'è un 40% di indecisi e dobbiamo convincerli, perché il rischio è semplice e basta guardare a pochi chilometri da qui, dove c'è Pisapia. Con la frammentazione e qualche "radical chic" che appoggia la sinistra, il risultato è Pisapia, un sindaco che smantella persino il corpo speciale dei vigili, dopo aver creato il caos per entrare a Milano».

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