Nel mercatino di Cantù
il tricolore è proibito

Incredibile in piazza Garibaldi: a qualcuno dava fastidio la bandiera italiana su una bancarella, ha telefonato agli organizzatori e l'ha fatta togliere. Ed è polemica.

CANTÙ In piazza Garibaldi, in piena campagna elettorale, a tre settimane dalle elezioni amministrative, è stato proibito il tricolore. Anche se sventolava su una bancarella di prodotti alimentari tipici.
L'ordine di togliere la bandiera nazionale, che ha svettato per tutta la giornata di venerdì sopra un gazebo di specialità toscane, pare sia arrivato via telefono agli organizzatori del mercatino allestito dalla Pro Loco di San Foca, in Salento. E chi ha fatto sventolare il tricolore sulla bancarella di prodotti tipici toscani è stato costretto, suo malgrado, ad abbassarlo.
 Il tricolore ora si trova in una posizione più nascosta della bancarella, alle spalle del venditore.

Il "fattaccio" risale a venerdì sera, attorno alle 20, quando un non meglio identificato organizzatore si è avvicinato alla bancarella di prodotti toscani di Daniele Sorrentino. Lo racconta lui stesso «Mi hanno detto di togliere il tricolore dalla bancarella, perché era arrivata una telefonata e a qualcuno non stava bene - dice Sorrentino -. E' una cosa che non mi è mai capitata in nessun'altra città d'Italia. Mi è dispiaciuto molto. Il significato della bandiera sulla bancarella è che abbiamo prodotti italiani in vendita. Niente di politico».
Come se un tricolore fosse diventato un simbolo politico.

Sorrentino, comunque, non si è liberato del tutto della bandiera nazionale: la ha ammainata, ma l'ha sistemata all'interno della bancarella, in mezzo ai suoi prodotti, in un punto molto visibile, ma soltanto a chi si avvicina allo stand.

Qualche evidente imbarazzo è circolato tra gli organizzatori, che inizialmente hanno negato l'accaduto, dicendo che non c'era stata nessuna richiesta di togliere la bandiera. Poi, quando anche altri esercenti hanno manifestato il loro disappunto per il diktat anti-tricolore, hanno confermato che c'è stato un intervento esterno. «La telefonata mi è arrivata, ma non posso dire da chi - ammette Alfonso Tinelli, presidente della Pro Loco di San Foca (Lecce) - Dite pure che è stata la polizia locale a far rispettare questa richiesta». Aspetto questo che non è stato possibile verificare, anche se non è chiaro che tipo di violazione possa rappresentare una bandiera italiana che sventola.

Afferma di non sapere nulla della questione Marino Maspero, assessore ai Mercati, che aveva promosso la prima edizione del mercatino del Salento l'anno scorso e ha voluto ripetere l'esperienza quest'anno, dando il patrocinio del suo assessorato alla manifestazione. «Basta polemiche, è la terza telefonata che ricevo. Qualcuno mi ha detto che non ci sono i prezzi esposti. Del tricolore non ne so nulla». Nulla dice di saperne anche il sindaco Tiziana Sala.

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