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Sabato 21 Aprile 2012
In dogana con centomila euro
Gli sequestrano la metà dei soldi
Un imprenditore toscano la prima vittima delle norme valutarie introdotte da Monti. Il fiuto di Uma, il cane antivaluta castiga anche un commerciante tedesco
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Il ritrovamento delle banconote è anche merito di Umo, uno dei cani "antivaluta" al lavoro in dogana, la cui funzione acquisisce ogni giorno una importanza sempre maggiore.
Il governo - e tra i primi a farne le spese è stato proprio l'imprenditore toscano - ha da poco introdotto un sensibile inasprimento della normativa in materia di traffici valutari: i finanzieri di Brogeda hanno così sequestrato il 50% della somma trasportata, per un importo di 43.500 euro, in attesa che il ministero dell'Economia e delle finanze definisca la sanzione da applicare, oggi variabile comunque dal 30 al 50% della somma che eccede la cosiddetta franchigia, fissata a 9.999 euro. Lo stesso trattamento è stato riservato anche a un secondo trasgressore, un commerciante d'auto tedesco.
Anche in questo caso, si trattava di un automobilista che entrava in Italia. Isoldi erano nascosti nel bracciolo del veicolo. In tutto i finanzieri hanno recupero 200 banconote da 500 euro. Altre ne aveva addosso, per un totale di 101.680 euro non dichiarati.
Trattamento analogo a quello riservato all'imprenditore toscano. Sequestrati 45.840 euro a titolo cautelare, in attesa di capire l'ammontare della sanzione. Idati relativi ai traffici di valuta dal confine tra Italia e Svizzera (quelli di competenza del comando provinciale della Guardia di finanza di Como), dicono che dal gennaio 2012 sono stati effettuati 142 interventi.
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Il sequestro