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Venerdì 04 Maggio 2012
Pasti d'oro in Ca' d'Industria
Sì del Tar alla mensa interna
Primo round al nuovo Cda, no alla sospensiva chiesta dall'ex gestore. I 23 dipendenti che lavoravano per Fms sono rientrati in servizio
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Il consiglio d'amministrazione presieduto da Paolo Frisoni, ha annullato la procedura che aveva portato all'appalto e, di conseguenza, dal primo maggio è decaduto il contratto. Messa alla porta, Fms non ci sta: il contratto è valido, sostiene, il titolo per continuare ad esercitare il servizio è pieno e s'è rivolta al Tar per chiedere di sospendere il provvedimento di Ca' d'Industria, intravedendo elementi di arbitrio e di illegittimità.
«La richiesta di sospensiva del nostro provvedimento è stata respinta e devo ringraziare, prima di tutto, i nostri legali che hanno difeso il consiglio d'amministrazione, ma anche Ca' d'Industria. Hanno trovato la traccia per uscire da una situazione troppo onerosa», sottolinea Paolo Frisoni. «La battaglia legale, tuttavia, è solo all'inizio e non ci facevamo, né ci facciamo, illusioni - continua - L'ordinanza del Tar è un punto a nostro favore. Forse è il secondo: è vero che siamo stati raggiunti da un decreto ingiuntivo da 390mila euro per saldare le fatture che ci siamo rifiutati di saldare, in quanto comprendevano pasti non erogati. Ma è anche vero che il Tribunale non ha concesso l'immediata esecutività».
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