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Lunedì 14 Maggio 2012
Zambrotta in lacrime
tra addio e paternità
Perché per Gianluca Zambrotta probabilmente, anzi sicuramente, sono lacrime d'addio. Comunque. sia che smetta di giocare. Sia che decida per un anno all'estero
L'addio a San Siro, in lacrime. Come mai ti aspetteresti da uno freddo come lui. Lacrime più disperate e coinvolgenti rispetto a quelle di Inzaghi, Gattuso, Van Bommel, Nesta. Lacrime che segnano. Perché?
Perché per Gianluca Zambrotta probabilmente, anzi sicuramente, sono lacrime d'addio. Comunque. sia che smetta di giocare. Sia che decida per un anno all'estero. A Dubai o negli Usa, chissà. Addio a una pagina della sua carriera, anzi della sua vita. La fase del calciatore in carriera, che insegue vittorie e traguardi. E magari pure la presenza numero 100 in nazionale (ne mancano due). Quel Zambrotta ha chiuso. Se andrà all'estero, sarà per una esperienza di vita. Se no chiuderà qui. Comunque, nessuna possibilità che retroceda di livello, che chiuda in una squadra di basso livello o peggio di serie B.
Il futuro? «Non lo so. Adesso vedremo. Ho tempo per decidere con calma. Per ora penso a mio figlio che nascerà ad agosto».
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