Mille sms alla minorenne
L'ossessione di don Marco

Dai telefonini dell'ex parroco spunta una tempesta di messaggini. E gli esperti della Procura di Como trovano immagini hard sui computer

COMO Non fosse che don Marco Mangiacasale di anni ne ha 48, ci sarebbe da pensare al classico adolescente alle prese con frenesie da sms. L'ex parroco di San Giuliano, in carcere dal marzo scorso con l'accusa di violenza sessuale ai danni di non meno di cinque ragazzine, ha letteralmente sommerso di messaggini una delle sue vittime: circa 1400 sms inviati in meno di tre anni.
Il dato emerge dalla consulenza informatica disposta dalla Procura su telefoni cellulari (3), schede telefoniche (non meno di 4), iPad (2), computer (2) sequestrati al sacerdote dagli uomini della polizia giudiziaria della Procura il giorno dell'arresto.
Stando a quanto ricostruito dagli 007 informatici per conto della magistratura, in quello che potrebbe essere l'ultimo atto prima della chiusura dell'indagine da parte del pubblico ministero Simona De Salvo, don Mangiacasale praticamente ogni giorno intratteneva un frenetico scambio di messaggini con la ragazzina che, alla fine di febbraio, ha deciso di dire basta confidandosi con l'attuale parroco di San Giuliano prima e con don Roberto Pandolfi e con gli inquirenti poi.
Sms il cui tenore non desterebbe scalpore, se destinataria e mittente fossero entrambi adolescenti, ma che in questo caso sono invece la conferma alle accuse di violenza mosse al sacerdote.

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