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Mercoledì 13 Giugno 2012
Imu, la prima stangata
A Como è da 13 milioni
Imu, è il momento di passare alla cassa. Entro lunedì, i proprietari dei 110mila immobili comaschi verseranno alle casse comunali almeno 13 milioni di euro, secondo le prime stime. Infatti, prima dell'abolizione nel 2007, il Comune incassava dall'Ici sulle prime case 8,7 milioni di euro.
L'Imu sulla prima casa salirebbe a 12 milioni di euro; la prima rata di giugno è la metà o un terzo dell'importo e per questo si calcola un gettito fra i quattro e i cinque milioni di euro.
Per gli immobili diversi dalla prima casa, il gettito Ici era di 20 milioni di euro. Con l'Imu, sale a 34, ma la metà va allo Stato. Il Comune rimane con 17 milioni, da dividere in due rate. Il gettito di giugno sarebbe dunque di 8,5 milioni. Ma solo ad incassi effettuati, si potranno calcolare gli esborsi dei cittadini e l'afflusso per il Comune. Non è un gettito definitivo: per il momento, si applicano le aliquote base, in attesa che gli amministratori comunali decidano i rialzi, anche in relazione ai mancati trasferimenti dallo Stato e al momento, mancano 14,5 milioni di euro a chiudere i conti.
Intanto, dopo due mesi di calcoli, conteggi e riconteggi, dubbi ed interrogativi, l'afflusso dei contribuenti si sta spostando nelle banche e in posta per i versamenti con l'F24, poiché non è possibile utilizzare bollettini.
Secondo le prime indicazioni, l'accesso agli sportelli è aumentato del 10 - 15% e solo un contribuente su dieci si avvale del versamento on line, ma la pressione è attesa da giovedì a lunedì 18 giugno, il giorno della scadenza della prima rata. L'ultima difficoltà da superare: le banche non accettano gli F24 se non portano l'indicazione delle rate in cui è suddiviso l'importo. Per la prima casa, il contribuente può scegliere se pagare in due rate o in tre. Nel primo caso, le scadenze sono il 18 giugno e il 17 dicembre, per ora. Nel secondo, il 18 giugno, il 17 settembre e il 17 dicembre.
Per i fabbricati diversi dalle prime abitazioni, le scadenze restano due, l'acconto di giugno e il saldo di dicembre, quando saranno note le aliquote eventualmente aggiornate dai Comuni. Per il momento, sono dello 0,4% per la prima casa e dello 0,76% per i fabbricati diversi dalla prima casa.
Ma la pressione sui Caaf, i centri autorizzati di assistenza fiscale dei sindacati, non tende a diminuire. La Cgil ha chiuso gli appuntamenti per l'Imu; alla Cisl, per fissare gli appuntamenti, il call center è tuttora affollato, tanto che il risponditore automatico avverte: «Siete in coda», magari dietro a sette o più.
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