La preside del Sant'Elia
lascia sbattendo la porta

Cantù, Luciana Telluri, preside anche del liceo Volta di Como, anticipa la pensione e accusa i colleghi di Geometri e del corso Professionale: contro di me un'azione indegna

CANTÙ Una pugnalata alle spalle. Tanto da decidere di non restare, come avrebbe voluto, un altro anno tra i banchi, ma di andarsene in pensione dal primo settembre, dopo 42 anni di insegnamento. «Mi spiace davvero molto - dice - ma nei miei confronti è stata compiuta un'azione davvero indegna. Temo che si stia ormai perdendo davvero il rispetto nei confronti delle persone, e non è una cosa che possa accettare».

L'episodio in questione risale ai primi di marzo, quando è stato convocato un consiglio di istituto su una circolare sui criteri di esclusione dei ragazzi in esubero. Non una questione che non potesse essere posticipata, assicura Telluri, che quel giorno si trovava a Civitavecchia al funerale della madre. «Mi avevano chiamata - racconta - e avevo detto chiaramente che non c'era alcuna necessità di riunire il consiglio d'istituto, anche perché io sarei stata presente il lunedì mattina alle 8. Invece hanno convocato una riunione il sabato alle 13, quando mancava anche il vicepreside Alberti. L'intento è evidente». «Si è trattato di un gesto tremendo - prosegue - un'azione indegna, perché è mancata la correttezza non solo dal punto di vista professionale, ma anche e soprattutto umano».

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