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Sabato 23 Giugno 2012
Aiutò Arrighi dopo l'omicidio
I parenti ora chiedono i danni
Causa civile contro Emanuele La Rosa coinvolto nella decapitazione di Giacomo Brambilla. Chiesti 300mila euro di danni al pizzaiolo di Senna Comasco che ha patteggiato 3 anni e 5 mesi per vilipendio di cadavere
Vedi documenti allegati
I parenti di Brambilla, la moglie, il figlio, il fratello e i genitori dell'uomo brutalmente assassinato nell'armeria Arrighi di via Garibaldi, chiedono a La Rosa un risarcimento complessivo di 300mila euro per aver "deturbato barbaramente" il corpo del loro caro e per aver così causato "sofferenze e patimenti".
Ulteriori particolari sul quotidiano La Provincia in edicola domenica 24 giugno
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