Lo sparatore scrive a Denise
«Se sono stato io, scusa»

Lettera di scuse dal carcere indirizzata alla bimba ferita a Monte Olimpino, e consegnata al giudice delle indagini preliminari

COMO Una penna in mano non basta a scacciare tutti gli incubi che affollano una testa. Ma, chiuso in una cella rovente per il caldo mentre gli altri detenuti sono fuori per l'ora d'aria, Leonardo Zarrelli ci prova a far pace con la sua coscienza. E, foglio bianco davanti a sé, scrive la sua lettera di scuse per Denise.

Una lettera in cui l'assicuratore ammette di fatto di aver fatto una sciocchezza a sparare dal balcone. Ma, ancora una volta, auspica di non essere lui la causa del ferimento di Denise. In più passaggi il cinquantenne assicuratore di Monte Olimpino premette spesso, pur scusandosi: «Se sono stato io...».

Scuse che erano già state espresse sabato scorso, durante il primo interrogatorio terminato con il suo fermo: «È superfluo che io dica quanto mi sento dispiaciuto per quanto è accaduto che esulava del tutto dalle mie intenzioni. Sono il primo a rimproverarmi per una condotta imprudente, contraria alle mie abitudini e al mio modo di concepire le armi».

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