Taglio ai compensi in Comune
Il sindaco boccia la proposta

Emendamento Adesso Como per ridurre gli emolumenti e destinare i risparmi alla manutenzione scolastica. Lucini: "Non tutto è casta"

COMO - Polemica in consiglio comunale sul taglio delle indennità di sindaco e giunta e dei gettoni dei consiglieri comunali. Durante la seduta sul bilancio, poco prioma della chiusura, il consiglio comunale ha affrontato la discussione su un emendamento presentato da Ada Mantovani e Alessandro Rapinese (Adesso Como) che proponeva di togliere 180mila euro dai soldi stanziati per le indennità degli assessori e del sindaco e per i gettoni di presenza dei consiglieri comunali.
Il sindaco Mario Lucini si è detto contrario all'emendamento. La proposta prevedeva di il taglio 120mila euro dai costi di assessori e sindaco e 60mila euro dai costi del gettone dei consiglieri, per indirizzarli alla manutenzione straordinaria delle scuole (80mila euro per le scuole medie, 80mila per le scuole elementari e 20mila per le scuole materne). Il sindaco ha definito gli emolumenti di giunta e consiglieri come "il minimo che si possa pensare per riconoscere l'impegno a servizio della comunità”. L'indennità annua degli assessori è 27.696 euro lordi, del primo cittadino di 46mila euro lordi, dei consiglieri comunali 4.500 euro lordi. “Trovo francamente poco sensato seguire la ratio – ha detto Lucini – secondo la quale tutto quanto ha anche fare con la politica significa casta e sottrarre risorse ai cittadini”.

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