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Giovedì 26 Luglio 2012
Cantù, storia a lieto fine
per le gemelline Aurora e Greta
La madre sta male. I medici del Sant'Anna decidono di far nascere le due piccole, alla 31a settimana di gestazione. Dopo un mese nel reparto di terapia intensiva domenica sono andate a casa.
Un pianto che per Angelo Spinelli, che oggi racconta ridendo delle notti insonni, è musica più di qualsisia risata. Perché le gemelline arrivate a riempire la vita sua e della compagna Sanae hanno rischiato di non piangere mai. Di non conoscerli mai. E ora, dopo di un paio di mesi d'ospedale, la vogliono condividere, la loro storia a lieto fine.
"E' vero che ci sono persone che vivono situazioni terribili - dice il neopapà - ma noi, invece, abbiamo potuto testimoniare la professionalità e la gentilezza del personale medico e degli infermieri del reparto di Terapia intensiva neonatale dell'ospedale Sant'Anna, che ci hanno accompagnato in questo periodo difficile. E vogliamo dir loro grazie".
Angelo Spinelli e Sanae - origini marocchine ma cittadina italiana, nel nostro Paese da decenni - insieme da quattro anni, quando hanno scoperto di aspettare due gemelli non stavano in sé dalla gioia. Trentotto anni lei, 45 lui, che non si imbarazza ad ammettere "che quasi non ci speravamo più". Invece, buone notizie. Buone notizie doppie.
Il primo giugno, però, il destino sembra farsi di botto cattivo. "Ero al lavoro - racconta Spinelli, che è addetto alla Silik, storica azienda di mobili di Vighizzolo - quando Sanae mi ha chiamato piangendo perché stava male". La corsa a casa e la vista del sangue che spezza il fiato in gola: è un'emorragia.
Chiamato il 118 la donna, che fino a quel momento era stata seguita all'ospedale di Carate Brianza, viene portata all'ospedale di San Fermo della Battaglia, più attrezzato per una simile situazione.
Dopo una ventina di giorni di ricovero, di emorragia importante ne è arrivata un'altra. Ed è allora che il dottor Roberto Tagliabue e la sua equipe, del reparto di Ostetricia, decidono di far nascere le piccole, che, con notevole caparbietà, anche se ancora nemmeno venute al mondo, hanno raggiunto la 31a settimana di gestazione, diminuendo così molto il rischio di complicazioni. Aurora e Greta nascono, con parto cesareo, il 18 giugno, e pesano 1,320 chilogrammi l'una.
Non tornano ancora con mamma e papà nella casa di Cantù, perché, tanto piccine, vengono ricoverate nel reparto di Terapia intensiva prenatale e Neonatologia diretto da Mario Barbarini, dove restano circa un mese. Anche la mamma deve superare qualche problema, sopravvenuto dopo l'anestesia. E finalmente, domenica scorsa, per la prima volta sono potute entrare nella loro cameretta, adesso che sono in buona salute e quasi raddoppiate di peso, arrivando a 2,3 chilogrammi.
Articolo completo sul giornale La Provincia di giovedì 26 luglio
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