Un palazzo intero sobbalza
Colpa di un buco sui binari

A ogni passaggio del treno un intero palazzo di viale Lecco trema. A disturbare tutti gli abitanti della palazzina è un buco sui binari. Eppure, il frastuono che disturba gli inquilini del civico 73, non è dovuto a una voragine, ma a un piccolo foro.

COMO A ogni passaggio del treno un intero palazzo di viale Lecco trema. A disturbare tutti gli abitanti della palazzina è un buco sui binari. Eppure, il frastuono che disturba gli inquilini del civico 73, non è dovuto a una voragine, ma a un piccolo foro.
Anche se piccola, l'intaccatura presente su uno dei due binari impedisce al treno di scivolare silenziosamente. Le ruote sobbalzano e, ad ogni passaggio del treno, producono forti botti cadenzati che infastidiscono tutti. Soprattutto all'interno delle case. Anche se all'esterno il rumore di ferraglia si percepisce meno, mitigato dal traffico e da tutti gli altri rumori cittadini, dentro gli appartamenti il rumore è parecchio fastidioso: le onde sonore rimbombano e il treno si sente persino con le finestre chiuse.
«Ogni volta che passa il treno fa un baccano tremendo - dice infastidito Andrea Bellati - e qui, di treni, ne passano circa sessanta al giorno. Già i treni non sono mai stati silenziosi e abitando qui ci si deve abituare, ma sopportare ulteriore rumore a causa di una crepa che si può aggiustare, non è giusto».
Bellati abita al primo piano del palazzo ed è anche quello che soffre di più il rumore: «Si sente anche con le finestre chiuse. È insopportabile. L'unica cosa vagamente positiva è che alle dieci e mezzo non passano più e si può dormire tranquilli - e conclude - ma durante il giorno è un continuo».
Anche i suoi vicini del secondo e terzo piano si lamentano. «A volte, quando passa il treno, traballa il pavimento» afferma Ruxandra Stefan, del secondo piano. Abita con suo marito, Andrea Scarpa, e anche lui commenta: «Quando passa il treno si sente. Il primo è alle cinque e un quarto della mattina, circa. Per fortuna di notte le corse vengono sospese. Io ho imparato a converci ma di certo non fa piacere».

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