Cantù e Carugo: ditte in crisi
Eleca e Tamburini, posti da salvare

A Cantù  si cerca una soluzione per l' Eleca: 145  dipendenti, il nuovo piano ne prevede 25. A Carugo  presidiata la Tamburini (54 assunti): il sindaco esclude una possibile speculazione edilizia dietro la chiusura.

CANTU' - Il tentativo dei sindacati è di provare a garantire un maggior numero di occupati. Proseguono gli incontri con l'azienda, per cercare di capire come gestire il passaggio, doloroso, da Eleca Spa, rimasta senza commesse lavorative e senza disponibilità liquida, a Eleca General Contractor Srl. Con i numeri dell'attuale piano industriale, presentato dall'ingegner Raffale Tognacca, pronto a rilevare in affitto di ramo d'azienda la realtà fondata da Roberto Manzoni, si salveranno 25 lavoratori su 170.
Venerdì pomeriggio, nella sede comasca di Confindustria, l'incontro è durato quattro ore e mezza. Ad oggi rischiano il posto 145 lavoratori, con una pesantissima conseguenza sociale per il territorio del Canturino. 
«Stiamo puntando affinché la nuova società - spiega Ettore Onano, Fiom Cgil - collochi più lavoratori possibili. Da un lato c'è un intento nel lungo termine di ricollocare le persone a fronte dei carichi di lavoro, ma dall'altro non c'è la certezza. L'azienda nuova non vuole partire con debiti».
Dopo la richiesta accolta dall'azienda dell'estensione della cassa integrazione, con pagamento delle mensilità a carico dell'Inps - restano non saldati gli stipendi di luglio e di agosto - procede l'iter del concordato preventivo, per il futuro nella gestione di Eleca.

CARUGO - "Escludo tassativamente che dietro al rischio di chiusura della Tamburini ci sia un'operazione edilizia speculativa. Mi riservo di convocare la proprietà dell'azienda per capire cosa abbia portato l'attività a un passo dalla chiusura, ma credo che il Prefetto Michele Tortora, per il suo ruolo e l'esperienza maturata in questi tavoli, sia l'interlocutore ideale per scongiurare o, quanto meno, rallentare, la repentina svolta che sta mettendo a rischio 54 posti di lavoro".

Questo il commento del sindaco Marco Melli dopo l'incontro avvenuto ieri mattina in Comune con i rappresentai sindacali - Franco Di Salvo della Filctem Cgil e Luigi Bartesaghi, della Femca Cisl - e due operai, espressione della rsu della Tamburini, Luigi Trapani e Luigi Saturno.

Il vertice è stato convocato per fare il punto sull'azienda di via Tazzoli specializzata nella produzione di rivestimenti anticorrosivi e antiabrasivi che da alcuni giorni  viene presidiata 24 ore su 24 dagli operai per evitare che i macchinari vengano portati via, "in quanto il presidente Massimo Mariottini ci ha confermato di averli già venduti" assicura Bartesaghi. Lunedì è previsto un incontro con il prefetto Tortora: sul tavolo altri posti di llavoro da salvare.

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