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Giovedì 20 Settembre 2012
Mandò in coma un agente
Comasco rischia il processo
La Procura chiude l'inchiesta sul ferimento del poliziotto svizzero, colpito da un pugno lo scorso giugno a Ponte Chiasso
La Procura di Como ha chiuso l'inchiesta sulla tragica lite del giugno scorso all'esterno di un bar di Ponte Chiasso, formalizzando l'accusa per il 33enne comasco che - salvo colpi di scena o scelte procedurali differenti - rischia di finire a processo per aver mandato in coma un uomo di 62 anni in servizio presso le guardi di confine elvetiche.
Una lite scoppiata per motivi calcistici e nella quale l'agente, cadendo a terra, ha riportato un gravissimo trauma cranico riportando lesioni permanenti. Dopo oltre un mese trascorso nella rianimazione del Sant'Anna l'agente è stato trasferito a Lugano, dov'è tuttora ricoverato. Sempre in condizioni critiche.
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