Homepage / Como città
Giovedì 04 Ottobre 2012
Cinque posti e cento candidati
Anche da Milano per 600 euro
Code al centro per l'impiego per la ricerca di aiuto cuochi a scuola. Per contratti che vanno da 3 a 6 mesi. «E' l'effetto della crisi»
Numeri che indicano chiaramente come la crisi sia tutt'altro che alle spalle, soprattutto se si considera che il grosso dei candidati proviene da fuori città e da fuori provincia e uno addirittura dalla provincia di Milano. E sono disposti a macinare chilometri per lavorare tre ore al giorno, con il rischio che una parte consistente dello stipendio se ne vada per le spese di viaggio.
L'ente richiedente è il Comune di Como, che cercava un operatore dei servizi all'infanzia (aiuto cuoco, inserviente) per il centro diurno disabili di via Doss, con contratto a tempo determinato di 9 mesi, tempo parziale di 18 ore settimanali, per uno stipendio netto mensile di circa 750 euro. Il primo in graduatoria e la riserva, per essere assunti dovranno sostenere la prova selettiva consistente in un colloquio e nella dimostrazione di una o più attività pratica (pulizia e riordino della struttura) e sollevamento di carichi onerosi. A questo si aggiungono due operatori ma a tempo determinato di 9 mesi, tempo parziale di 15 ore settimanali e stipendio circa 600 euro (stessa destinazione e stessa prova selettiva). Infine due operatori ai servizi per l'infanzia (cuoco) per il servizio di ristorazione scolastica, con contratto a tempo determinato fino al 6 marzo 2013, tempo parziale di 15 ore settimanali e uno stipendio circa 600 euro (la prova selettiva consiste nel colloquio e nella dimostrazione di una o più attività proprie del servizio di refezione scolastica e sollevamento di carichi onerosi).
La selezione precedente era avvenuta il 22 agosto, dopo settimane di calma piatta, e riguardava, su richiesta sempre del Comune, di 36 operatori ai servizi per l'infanzia a tempo determinato di circa 7 mesi e parziale, dalle 15 alle 18 ore settimanali. Anche in questo caso i candidati sono stati moltissimi.
Leggi l'approfondimento su La Provincia in edicola giovedì 4 ottobre
© RIPRODUZIONE RISERVATA