Cattaneo, che bufera in Rete
«Metà stipendio, che faccio?»

Con una «drastica riduzione dell'indennità entro il 30 novembre e nessuna pensione - ha iniziato a scrivere su Twitter - uno come me cosa deve fare?». L'indennità dell'assessore regionale ammonta a ottomila euro al mese. Ironia sul web. ASCOLTA LE DICHIARAZIONI DELL'ASSESSORE

 «Ho letto il decreto sul taglio alle Regioni: drastica riduzione dell'indennità entro il 30 novembre e nessuna pensione. Uno come me cosa deve fare?». Così, su Twitter, Raffaele Cattaneo, assessore regionale alle Infrastrutture Pdl. Quel cinguettio ha generato un putiferio.
Quattro ore di botta e risposta, con tanto di dichiarazione di stipendio - ottomila euro per 12 mensilità - e pubblicazione dello statino di settembre: 6.420,66 euro, tutto compreso.

Difendere quelli che un po' genericamente vengono definiti "costi della politica" è una mossa controcorrente, tanto che l'assessore ha cominciato a essere bersagliato di domande da giornalisti di quotidiani nazionali e televisivi. Ecco le argomentazioni dell'assessore: «Non rubo e quindi non ho tesori all'estero. Vivo di ciò che fra un mese mi verrà dimezzato e tra mutuo, rette, non so come fare». E ancora: «Se fossi rimasto un dirigente guadagnerei già ora di più, figuriamoci dopo i tagli. Che faccio? Siamo sicuri che così la politica migliorerà?». E poi il perentorio: «O forse sull'onda dell'emotività, insieme agli enti locali, stiamo distruggendo la democrazia? Ogni dittatore diventa tale a furor di popolo».

Furore che si è alzato in un attimo. «Ciò che fra un mese verrà dimezzato è comunque cinque volte di più di uno stipendio medio italiano. Faccia il favore» scrive Alessio Lasta. Davide D'Antoni, giornalista di TeleLombardia, afferma: «Spero che un hacker si sia impossessato del suo Twitter o davvero manca di rispetto a milioni di italiani davvero in crisi. Propongo una colletta». E Cattaneo: «Sono io e non credo di mancare di rispetto a nessuno. Vivo del mio lavoro (12-15 ore al giorno), discutiamo risultati e valore».

«Voto dieci per il coraggio, zero per l'abilità comunicativa» cinguetta Carlo Rioldi, commentando le dichiarazioni dell'assessore. «Basta con "l'abilità comunicativa"! Ci vuole il coraggio della verità anche di verità scomode! C'é in gioco ben di più che comunicare - risponde - Uno che fa l'amministratore seriamente può continuare o deve pensare di andare nel privato?».
E ancora: «Io non voglio privilegi, ma poter lavorare bene! O l'auto blu serve per lavorare di più e meglio o mi deve essere tolta. Ma se serve?». Fino a un perentorio: «Lasciatemi in mutande ma lasciatemi la libertà di fare politica! Ma che la politica sia responsabilità e non cosa da mediocri». Quello che è certo è che il cinguettio dell'assessore è stato una provocazione. Cattaneo è anche consigliere della Sea e membro del consiglio di sorveglianza di Infrastrutture Lombarde Spa. Non finirà, dunque, sul lastrico.

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Eco di Bergamo LO SFOGO DI CATTANEO