Bimbo portato via a forza
Polemiche e bufera sulla polizia

Interpellanze e interrogazioni, un'indagine aperta in seno alla polizia e una coda di polemiche anche sulle immagini: è la vicenda del bambino di Padova prelevato a scuola dagli agenti che hanno eseguito l'ordine del tribunale nell'ambito di una complicata vicenda familiare. Il video della zia conquista il web e rilancia la discussione

«È incivile che il nostro bambino sia stato portato via in questo modo»: a dirlo piangendo la madre del bambino di 10 anni portato via da alcuni agenti in borghese da una scuola elementare di Cittadella (Padova)  su ordine della corte d'appello della sezione minori di Venezia.

Il caso sta deflagrando in tutta Italia anche e soprattutto grazie al video messo on line dai parenti e diffuso da "Chi l'ha visto?".
Mentre il padre dice che «ora il bambino è sereno» e che «l'ha salvato», la vicenda approda in Parlamento con una serie d'interrogazioni, mentre il ministro dell'Interno ha disposto una indagine interna alla polizia per accertare se il comportamento degli agenti è stato consono alla situazione e al età del soggetto.

La madre del bambino, assieme ai nonni del piccolo ed una mezza dozzina di mamme, ha messo in atto una protesta con dei cartelli davanti alla scuola.  Il bambino era visto dal padre, secondo gli accordi successivi alla separazione avvenuta otto anni fa, una volta alla settimana in colloqui protetti e trascorreva con lui due fine settimana al mese. Il padre, però, ha ottenuto recentemente dal tribunale dei minorenni una ordinanza che stabilisce la necessità dell'allontanamento dalla casa materna del bimbo, che attualmente si trova in una casa famiglia a Padova, in carico ai servizi sociali.

«Anch'io sono rimasta sconvolta e turbata da quanto ho visto ieri - ha detto la dirigente scolastica Marina Zanon -. Abbiamo fatto uscire dalla classe i compagni dell'alunno destinatario del provvedimento del giudice e solo dopo sono entrati gli assistenti sociali e i poliziotti.

Tutto all'interno della scuola si è svolto senza urla e senza che gli altri compagni di scuola vedessero, in quanto sono rimasti dentro le aule fino a quando il bimbo è stato portato in auto. Ho visto le immagini di "Chi l'ha visto", fornite alla trasmissione dalla zia del piccolo, e mi hanno fatto piangere, perché penso alla situazione drammatica in cui si trova il piccolo».

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