Cantù, protesta alla Eleca
Tensione con il proprietario

Presidio all'esterno dell'azienda di via Como. La reazione del fondatore, Roberto Manzoni: «Vergognatevi». Assieme ai dipendenti, fuori dall'azienda, anche il sindaco di Cantù Claudio Bizzozero

CANTÙ - I lavoratori protestano all'esterno dell'azienda. Ma il patron della Eleca risponde: «Vergognatevi».

Giornata di tensione fuori dall'azienda di via Como. Roberto Manzoni, il fondatore di Eleca, dice una sola parola ai lavoratori fermi sui cancelli  prima di entrare e salire in ufficio. Fuori dalla ditta c'è chi deve ancora ricevere tre mesi di stipendio. Anche i lavoratori gridano alla vergogna. Sono rimasti senza la liquidità della cassa integrazione, a causa della cessata attività e delle nuove norme ministeriali.

Succede tutto verso le 7 del mattino, per il presidio organizzato dai sindacati - a fine giornata, avranno partecipato circa 50 dei 142 lavoratori - Cigl Cisl e Uil, le sigle che con fatica, per anni, hanno cercato di entrare in Eleca. Gli automobilisti passano e suonano il clacson in segno di solidarietà. Ma la solidarietà la porta anche il sindaco di Cantù, Claudio Bizzozero, che è andato a parlare con i lavoratori fuori dall'azienda. Il presidio, comunque, continua.

I servizi sul quotidiano La Provincia in edicola venerdì 12 ottobre.

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