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Sabato 13 Ottobre 2012
Cadorago, rischia di morire
per colpa di un uovo
Choc anafilattico per un bimbo di cinque anni che frequentava la scuola materna comunale. Il piccolo soffre di un'allergia certificata, ma quel giorno la cuoca titolare era assente e al piccolo fu servito del cibo che ha scatenato la reazione allergica
Oggi, a distanza di tre mesi, i familiari di quel bimbo hanno scritto al Comune per chiedere un risarcimento, motivato da almeno due ragioni che, almeno per come la vedono mamma e papà, hanno davvero rischiato di rendere tragico l'esito di questo "incidente".
Dunque:accadde che al piccolo alunno, nonostante l'allergia, venisse somministrato del cibo che conteneva uova. La reazione fu immediata, la classica reazione da choc anafilattico. Il bimbo prese a respirare con affanno, poi entrò in una vera e propria crisi ma anzichéchiedere aiuto al 118, accelerando i tempi dei soccorsi, le maestre chiamarono la madre, che provvide poi a portarlo in ospedale salvandolo.
I genitori, assistiti dall'avvocato Pierpaolo Livio, contestano alla scuola dell'infanzia Sant'Anna di non avere adeguatamente vigilato sulle prescrizioni relative alla dieta che il piccolo avrebbe dovuto seguire e di non averlo soccorso adeguatamente nel momento in cui presentò i primi sintomi della reazione allergica. A scuola, a Cadorago come altrove, sono conservate le schede relative a ciascun alunno. In altre parole, secondo i genitori, corpo docente e non docente non poteva, e non doveva, dimenticare le prescrizioni alimentari.
Era la metà del mese di giugno, e da allora il bimbo non fece più rientro a scuola.
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