Lite in via Rezzonico
Arriva la polizia

Lite per i lavori della fognature. Un inquilino dà in escandescenze e picchia due agenti

COMO Lite in via Rezzonico interviene la Polizia. Un settantenne semina il panico. E' successo giovedì alle 8.35 del mattino alla sala operativa della questura è arrivata una telefonata. Le pattuglie della squadra Volante sono arrivate sul posto e hanno contattato subito il richiedente, un uomo di 39 anni il quale ha detto di essere il responsabile dei lavori di ripristino della rete fognaria dello stabile e che, qualche ora prima, si era portato sul luogo con gli operai per dare seguito ai lavori.

Al momento di eseguire lo scavo le operazioni erano state bloccate dall'opposizione di uno dei condomini il quale già da tempo aveva aperto un contenzioso (che aveva perso) poiché non concorde con i lavori.

Gli agenti, dopo aver ascoltato il racconto, si avvicinano all'altro litigante, che ha 77 anni, il quale si presenta come proprietario dell'intero immobile, precisa di essere malato di cuore e con voce alterata e modi poco urbani sostiene che non darà mai il permesso di eseguire i lavoro sul suolo che asserisce essere di sua proprietà.

Gli operatori, vista la situazione e per calmare gli animi, contattano l'avvocato del condominio il quale però, una volta giunto sul posto, non riesce comunque a riportare alla ragione il signore malato di cuore.

Preoccupati per il crescente stato di ansia e di agitazione dell'uomo gli intervenuti richiedono la presenza di sanitari del 118 che, giunti sul posto, cercano di calmarlo e di accompagnarlo all'ambulanza.

L'anziano, per tutta risposta, ha un'ulteriore crisi di ira che lo porta a insultare gli agenti i quali, solo con determinazione, riescono a farlo accomodare sulla barella. Azione che scatena una reazione ancor più violenta tanto che sferrando violenti calci all'indirizzo degli operanti, l'uomo, ne colpisce uno procurandogli una lesione al ginocchio (prognosi di 7 gg.) ed un altro cagionandone una alla mano destra (prognosi di 10 giorni).

I sanitari decidono così di immobilizzarlo e lo trasportano al S. Anna.

Dopo essere stato dimesso dall'Ospedale gli agenti lo accompagnano in Questura, dove continua a tenere un comportamento ostile, denunciandolo per inosservanza ai provvedimenti d'autorità, lesioni e resistenza a Pubblico Ufficiale.

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