Giornata delle Forze Armate
Il sindaco parla di pace

Al Monumento ai Caduti di Como la celebrazione della Festa dell'Unità nazionale e delle Forze armate. Lucini: «Il primo pensiero - ha detto il sindaco Lucini - va a quanti combatterono, spesso in condizioni terribili, e diedero la vita per i più alti ideali»

COMO - La celebrazione della Festa dell'Unità nazionale e delle Forze armate si è svolta questa mattina di fronte al Monumento ai Caduti.

Dopo gli onori ai Labari e ai Medaglieri delle associazioni di combattenti  e  d'Arma e ai gonfaloni delle amministrazioni provinciale e comunale, sono state deposte in onore dei caduti le corone d'alloro.

Dopo avere letto il messaggio del Capo dello Stato Giorgio Napolitano e anche lo storico Bollettino della Vittoria firmato da  Armando Diaz, il tenente colonnello Roberto Jervolino, comandante provinciale dei carabinieri di Como, ha sottolineato come questa ricorrenza rappresenti «l'occasione per rinnovare in noi le ragioni profonde di una memoria condivisa» che condusse non solo alla fine della Grande guerra, ma anche alla definitiva unificazione del Paese».

Il sindaco Mario Lucini, nel suo intervento, ha richiamato l'articolo 11 della carta costituzionale italiana. «Il primo pensiero - ha detto il sindaco Lucini - va a quanti combatterono, spesso in condizioni terribili, e diedero la vita per i più alti ideali, per l'indipendenza e la libertà del Paese in tutte le fasi della sua storia e anche alle vittime recenti cadute durante le nostre missioni di pace nel mondo».

© RIPRODUZIONE RISERVATA