Mori' dopo ore di agonia
Inflitte due condanne

Si è concluso il processo per la morte di Andrea Mauri, vittima di un incidente a Brienno nel 2008 e ritrovato solo due settimane più tardi

BRIENNO Si è concluso con due condanne a otto mesi di carcere per omicidio colposo il processo per la morte di Andrea Mauri, 35 anni, di Carlazzo, scomparso nel nulla la sera del 25 gennaio del 2008 mentre rientrava a casa in moto e ritrovato due settimane più tardi, senza vita, nel cantiere dell'ex mulino di Brienno.

Idue imputati condannati sono Guido Valsecchi, 52 anni, di Laglio e il comasco Matteo De Martini, 35, il primo in quanto proprietario del cantiere, De Martini in quanto responsabile della sicurezza.

Il tribunale ha ritenuto le cosiddette attenuanti generiche prevalenti sulle aggravanti, ricalibrando anche le colpe dell'incidente, da ascriversi per due terzi allo stesso Mauri, che quella sera rientrava da Uggiate Trevano e che perse il controllo della moto finendo per cadere sotto il livello della strada.
Non morì subito, Mauri. Nella caduta riportò la frattura di un femore e di una clavicola. Tentò di richiamare l'attenzione, ma nessuno lo vide nélo sentì. Il processo ha accertato che aveva bevuto, e che viaggiava con una tasso di alcolemia nel sangue di molto superiore alla soglia consentita dalla legge. Sarà interessante leggere la sentenza del giudice (Ferdinando Buatier de Mongeot) per capire come e quanto abbia influito quest'ultima circostanza sulla decisione finale.

I due imputatI pagheranno anche una provvisionale complessiva di 100mila euro, cioè un risarcimento immediatamente esigibile destinato ai genitori, ai fratelli, alla figlia della vittima. Amareggiati entrambi gli imputati, a partire da De Martini:Che dice:«Il cantiere era chiuso da due anni e, pertanto, da due anni avevo smesso l'incarico di addetto alla sicurezza. Dell'ex Mulino non sapevo più nulla, neppure che fosse stato chiuso».

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