In Regina a cinquanta all'ora
«Sindaci e Anas ci ripensino»

Una mediazione del prefetto per vedere se ci sono i margini per modificare l'intesa. Retromarcia anche di Pozzi, sindaco di Laglio: «È una velocità impossibile da mantenere»

COMO - Il prefetto, Michele Tortora, che ieri mattina ha convocato una riunione di amministratori e operatori per la regolamentazione dei passaggi dei mezzi pesanti sulla strada statale Regina, ha recepito le preoccupazioni di amministratori pubblici e operatori della sponda occidentale del Lario per la dibattuta questione del limite di velocità di 50 chilometri orari dalle gallerie di Moltrasio in su, con esclusione dei tunnel di Brienno, Menaggio e Cremia e di un breve tratto alle Camogge.

Pur non essendo l'argomento all'ordine del giorno della riunione, Cornelio Cetti, a nome della Camera di commercio, ha chiesto ed ottenuto l'interessamento per la ricomposizione di un tavolo di confronto tra i sindaci del Basso Lario e l'Anas. «Il prefetto ha promesso un aiuto» - riferisce Cetti -«Nei prossimi giorni contatterò anche il capo compartimento Anas, Claudio De Lorenzo, che ieri era impegnato a Roma per trovare una convincente via d'uscita atta a mantenere i 70 chilometri orari soprattutto sui rettilinei tra Moltrasio, Carate Urio e Laglio, ma anche nel territorio di Brienno».

La gente del lago è in rivolta. Oltre ai cittadini scendono in campo gli operatori economici.

«Vorrei se possibile rimarcare che a nessuno, il sottoscritto per primo, sfugge la difficoltà o l'impossibilità di viaggiare in certi tratti a 50. Lo so io, lo sanno le forze di polizia, lo sa il prefetto e lo sa l'Anas» - dichiara intanto il sindaco di Laglio, Roberto Pozzi - «Per ampi tratti questa è una strada da 70 o almeno da 60 km/h, non certo da 50. Da anni stiamo inutilmente cercando di trovare la soluzione che consenta di posizionare attraversamenti pedonali, garantendo una velocità consona al calibro della strada»

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