Si rompe il fronte dei 50 all'ora
«Carate Urio non è d'accordo»

Il sindaco Maggi chiede di ripensare il limite di velocità per la statale Regina. «Non vogliamo neppure l'autovelox, ma solo prevenzione con le pattuglie». Il consigliere regionale Dario Bianchi (Lega Nord) rilancia intanto l'accusa: «Non vorrei che l'abbassamento dei limiti sia un metodo per fare cassa senza tutelare l'incolumità dei cittadini»

CARATE URIO - Sembra essersi incrinato il fronte del sì dei sindaci del Basso Lario sulla tenace difesa della classificazione a centro abitato del tratto di strada statale Regina tra Moltrasio e Brienno, con conseguente abbassamento della velocità a un massimo di 50 chilometri orari e posa di postazioni fisse per l'autovelox.

Daniele Maggi, sindaco di Carate Urio, prende le distanze ed annuncia il proposito di voler riconsiderare la procedura finora seguita nei rapporti con l'Anas e di rinunciare tassativamente a qualsiasi tipo di postazione fissa per autovelox.

«Di multe, in passato, ne sono state date abbastanza e intendo far sapere che Carate Urio non vuole postazioni fisse di autovelox. Al limite farà prevenzione con le pattuglie della polizia locale in divisa e con macchina di servizio senza alcuna imboscata» - dice Maggi - «Quanto alla vicenda collegata alla delimitazione del centro abitato, una volta riconosciuta la legittimità del provvedimento che intendo adottare, sono pronto a firmare un'ordinanza in base alla quale, pur mantenendo la classificazione, in alcuni tratti si possa procedere all'innalzamento del limite a 70 chilometri orari, quello che in sostanza avevo chiesto al prefetto un mese e mezzo fa».

Il fronte del no ai 50 orari comprende il consigliere regionale Dario Bianchi, della Lega Nord, che ha indirizzato al prefetto, al capo compartimento Anas, ai sindaci ed ai vertici dell'azienda del trasporto pubblico Asf Autolinee un'accorata lettera.

«Non vorrei che l'abbassamento dei limiti rappresenti un metodo per fare cassa senza tutelare l'incolumità dei cittadini» - vi si legge fra l'altro - «Sono convinto che decisioni del genere debbano essere ponderate con partecipazione non solo dei Comuni, ma anche degli utenti della Statale 340, ed è quello che intendo proporre, con la sospensione di qualsiasi altra decisione».

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