Dal divano allo spazzolone
L'inquilino esce e porta via tutto

CANTU'Quando se ne è andato via, ha fatto man bassa di tutto o quasi: dal divano fino persino al mocio vileda. Peccato che non appartenessero a lui, quegli oggetti, ma al padrone di casa.

Ieri mattina il giudice monocratico Ferdinando Buatier de Mongeot ha condannato Tiziano Virgilio, nato a Saronno 31 anni fa, per appropriazione indebita. E gli ha inflitto la pena di otto mesi di reclusione e mille euro di multa (Nicola Ronzoni, il pubblico ministero d'udienza, aveva chiesto un anno di gabbio e 400 euro di multa).

Nel 2006 Virgilio aveva preso in affitto un appartamento arredato di fresco in via Milano, a Cantù. Quattro anni dopo, nel dicembre 2010, se ne era andato dall'oggi al domani, senza il minimo preavviso, lasciando al conduttore dell'appartamento solo un mazzo di chiavi dentro la cassetta delle lettere.

Quando il padrone di casa, inventario alla mano, è entrato nell'alloggio per controllare lo stato delle cose, ha registrato una lunghissima serie di sparizioni. L'appartamento era stato letteralmente depredato. Ma a parte il divano blu da tre posti, Virgilio ha portato via una serie infinita di cianfrusaglie: dal portaombrelli alla tenda della doccia, dal cestino delle mollette al porta posate, da una lunga teoria di tappeti e tappetini sono, appunto al mocio vileda. Valore complessivo stimato dal locatario: tra i mille e i 1.200 euro.

Ieri il conduttore, che ha testimoniato in aula, ha lamentato anche la sparizione di un secondo mazzo di chiavi, fatto che lo ha obbligato a sostituire le serrature dell'appartamento (ma il mazzo conteneva anche una chiave per l'accesso alle parti comuni del condominio). Inoltre ha lamentato il mancato pagamento di quattro mensilità e il mancato preavviso previsto dalla legge prima dell'addio.