Il gran giorno del Lohengrin
Un clima elettrico alla Scala

Alle 17 l'opera che inaugura la stagione lirica milanese davanti agli occhi del premier Monti e di tanti ministri. Tante attese e il dubbio per il ruolo di Elsa

MILANO E alla Scala venne il gran giorno del "Lohengrin".
Seppur fra le polemiche provocate dall'opportunità, o meno, di dare la precedenza a Wagner su Verdi, l'inaugurazione della nuova stagione scaligera avrà finalmente luogo questo pomeriggio (venerdì 7 dicembre) quando, alle 17, il sipario si aprirà sul "Lohengrin", giovanile capolavoro wagneriano, l'opera forse più amata in Italia del compositore tedesco, certo la più rappresentata  da quel primo novembre 1871 quando, nella sua romantica traduzione ritmica italiana (ah, quell'ineffabile «Mercé, mercé cigno gentil...») sbarcò trionfalmente a Bologna per poi naufragare clamorosamente alla Scala due anni dopo provocando dissensi, polemiche e accese passioni fra wagneriani e anti wagneriani.
Oggi, avvezzi alle versioni originali, ma con videolibretto in traduzione simultanea applicato allo schienale della poltrona, nessuno si spaventa più per la durata fiume dell'opera (cinque ore) né ha più voglia di polemizzare sulla supposta superiorità di Wagner su Verdi o viceversa.
Tutt'al più, sarà forse il caso di tenere in considerazione che Daniel Barenboim, cui tocca l'onere e l'onore di questa inaugurazione, è molto più a suo agio con  il compositore tedesco che non con il "cigno di Busseto". Dunque, la scelta pare ovvia e sensata.
Se non ci sarà il presidente della Repubblica Giorgio  Napolitano a benedire l'evento (ma l'inno di Mameli verrà comunque eseguito all'inizio dello spettacolo), la classe politica troverà degna rappresentanza nel premier Mario Monti e nei ministri Ornaghi, Giarda, Cancellieri, Terzi e Passera.
Star (o aspiranti tali) sparsi in platea, presenzialisti e, per fortuna, i tanti appassionati melomani che affolleranno il loggione (fischieranno? non fischieranno?).
Clima elettrico in questi giorni fra il pubblico degli amanti del melodramma, soprattutto dopo le proteste che hanno rovinato il ritorno scaligero di Cecilia Bartoli qualche giorno fa, durante il concerto inaugurale della stagione filarmonica.
È giusto manifestare il proprio dissenso anche al suono di rumorosissimi "buuu"?
La vitalità di un teatro, forse,  passa anche attraverso queste manifestazioni parossistiche, che possono decretare un trionfo, ma anche un fiasco.
Per interpretare Lohengrin è stato chiamato quello che, oggi, è certo il miglior interprete del ruolo: Jonas Kaufmann.
Ieri, sera della vigilia, era ancora fortemente in dubbio chi interpreterà il ruolo dell'amata Elsa (Anja Harteros o la sostituta?). Il re sarà cantato da René Pape, Otrud da Evelyn Erlitzius, Telramund da Tòmas Tòmasson. La regia, che attualizzerà la vicenda spostandola all'epoca di Wagner, è affidata a Claus Guth. Le scene e i costumi sono quelli firmati da Christian Schmidt. L'opera sarà in scena fino a giovedì 27 dicembre prossimo.
L'esecuzione odierna verrà trasmessa in diretta televisiva sul Canale digitale Rai5 e nei cinema convenzionati. Dalla seconda rappresentazione biglietti da 13 a 210 euro (infoline 02-72.00.37.44).
Infine, sempre questo pomeriggio alle 17, l'opera sarà trasmessa in diretta anche allo Spazio Wow, il museo del fumetto in viale Campania 12 che ospita fino al 6 gennaio la mostra "Wagner a strisce", un percorso dedicato all'immaginario wagneriano come lo hanno raccontato cento anni di grafica, fumetto, illustrazione e cartoons (per prenotazioni chiamare lo 02-49.52.47.44).
Giancarlo Arnaboldi

© RIPRODUZIONE RISERVATA