Crisi a Cantù, non solo Eleca
«In ginocchio 500 famiglie»

L'analisi di Giovanni Pontiggia della Bcc, consigliere regionale per l'Associazione bancaria italiana: al lavoro insieme con i sindacati per gli arretrati

CANTÙ Tra Cantù ed Erba la crisi delle aziende ha scosso la vita di 500 famiglie. È l'analisi di Giovanni Pontiggia, presidente della Bcc Alta Brianza e consigliere regionale per l'Associazione Bancaria Italiana.

E Pontiggia spiega: «Nei primi giorni della prossima settimana, noi banche incontreremo i sindacalisti per arrivare ad affrontare il discorso degli anticipi di arretrati e di liquidità non erogate di cassa integrazione. Vogliamo arrivare a trovare una soluzione entro la fine dell'anno».

Pontiggia esplicita la volontà di portare a casa, un regalo di Natale mai così desiderato. «Oltre al problema degli arretrati c'è la mancata erogazione della cassa integrazione, ormai da agosto - dice Pontiggia - doveva pensarci l'Inps, e invece tutto è stato bloccato». Lo stop della cassa è per le ditte che non possono contare sulla continuità lavorativa. Un problema, ad esempio, per i 142 lavoratori di Eleca, il general contractor di Cantù in crisi. Ma anche per altre aziende di cui non si parla, con quattro o cinque persone, che si confrontano con il credito cooperativo.

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