Export a Como, che frenata
L'Europa non è sufficiente

I dati dell'Istat mettono a fuoco una crescita ai minimi storici. I giovani industriali spronano: lavoriamo molto, anche sulla formazione

COMO Export comasco a rilento. E i giovani imprenditori di Confindustria rilevano con il presidente Alessandro Rampoldi: bisogna lavorare molto, anche sulla formazione, uno sforzo da compiere.

L'Istat rileva che le esportazioni crescono solo dello 0,5% rispetto ai primi nove mesi del 2011. Eppure nello stesso periodo del 2012, le esportazioni lombarde sono cresciute del 3,7%, quelle nazionali del 3,5%. Sintomo delle difficoltà che attanagliano l'economia comasca, messe in evidenza dai valori puri.

La provincia di Como, nei primi 9 mesi del 2012, ha esportato per 3,82 miliardi di euro: poco più di 18 milioni d'incremento rispetto allo stesso periodo del 2011.

L'Europa resta il mercato di riferimento: Germania al primo posto, segue la Francia. Oltre i confini europei si fa più fatica. Con la Cina l'export perde sette punti.

I DETTAGLI E I COMMENTI SUL GIORNALE DI OGGI

© RIPRODUZIONE RISERVATA