Fim Cisl, unione di Como e Varese
«Così peseremo di più»

I metalmeccanici per primi abbattono i confini. Gli iscritti sono 6.500: vogliamo raccogliere le sinergie e potenziare la rappresentanza

COMO Abbattere i confini, per contare di più. La Fim Cisl di Como e Varese diventano un unico soggetto di rappresentanza.

Si sono riuniti ieri, al Birrificio di Como, i due direttivi sindacali: obiettivo, formalizzare l'inizio di un percorso strategico sia dal punto di vista politico sia organizzativo che troverà la sua sintesi al Congresso, in agenda per il 28 febbraio e il primo marzo 2013.

In quest'occasione, si realizzerà la fusione delle strutture territoriali di Como e Varese in un unico soggetto sindacale. La fusione della Cisl di Varese e Como determinerà la nascita di una struttura di 130 mila iscritti, la seconda per dimensione a livello lombardo. Per quanto riguarda i metalmeccanici, l'unione di Fim Cisl Como e Varese darà vita a una struttura di 6.500 iscritti (di cui 2.450 a Como) distribuiti in quasi mille aziende, con una presenza organizzata di 340 delegati (100 a Como e 240 a Varese).

«Si tratta di un progetto che mira ad accomunare territori con affinità storiche e culturali, sebbene molto diversi per dimensioni aziendali» ha spiegato Nicola Alberta, segretario generale Fim Cisl Lombardia.

Anche Alberto Zappa, segretario Fim Cisl Como, ha puntualizzato. «Lo scopo è potenziare la rappresentanza e raccogliere le sinergie che giungono da territori limitrofi. La Fim è diventata il primo sindacato metalmeccanico a Como nel 2010 con 2.500 iscritti».

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