Il sogno anticrisi dell'impresa
Bussare alle banche svizzere

Commissionato uno studio alla Regio Insubrica per superare le difficoltà legate alle attuali normative

COMO Contro la crisi un sogno possibile per le piccole imprese: fidi, finanziamenti e servizi finanziari concessi dalle banche ticinesi.

Alla luce del sole, anzi, in un quadro di collaborazione tra i due versanti del confine che fanno parte di un'unica comunità di lavoro, la Regio Insubrica e con il sostegno degli enti locali.


Su questo sfondo, l'amministrazione provinciale di Como ha intenzione di procedere per verificare la possibilità per le piccole e medie imprese di accedere al credito delle banche ticinesi. Infatti, il commissario Leonardo Carioni ha firmato una delibera che assegna 10mila euro alla Regio Insubrica per continuare uno studio, già presentato a giugno, durante l'assemblea annuale della comunità di lavoro, dal titolo: « La banca ticinese e l'azienda del Nord Italia: possibili collaborazioni in un'ottica d'integrazione transfrontaliera. Aspetti normativi ».

Si va dalle banche ticinesi che offrono servizi finanziari alle aziende del Nord Italia: ma per operare in Italia, devono chiedere l'autorizzazione alla Banca d'Italia e questa è la prima ipotesi.

Oppure andare oltre confine a chiedere servizi finanziari, ma anche qui si rischia di entrare nel monitoraggio fiscale e forse anche  nell'antiriciclaggio. Infine, transazioni effettuate in via telefonica, telematica e postale. La ricerca deve trovare un modo per conciliare le esigenze con le normative attuali.

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