Biennale Italia Cina
È l'ultima chance

C'è tempo fino a domenica 6 gennaio per vedere la prima edizione della Biennale d'arte Italia Cina, l'evento pressoché fieristico organizzato alla Villa reale di Monza da Artantide per mettere a confronto il presente artistico dei due Paesi.

Monza - C'è tempo fino a domenica 6 gennaio per vedere la prima edizione della Biennale d'arte Italia Cina, l'evento pressoché fieristico organizzato alla Villa reale di Monza da Artantide per mettere a confronto il presente artistico dei due Paesi. Già chiuse come da programma gran parte delle manifestazioni collaterali, l'allestimento della villa monzese è stato prorogato rispetto alla conclusione prevista di metà dicembre. Rispetto all'inaugurazione dello scorso 20 ottobre, quando il biglietto era unico a 9 euro senza alcuna possibilità di convenzione o sconto, sono stati introdotti dei correttivi, come il biglietto a 7 euro per gruppi, i minori dai 6 ai 18 anni, gli studenti fino a 26 anni e gli over 65, le persone con disabilità, oltre a un ridotto speciale a 5 euro per gruppi di studenti e scolaresche e per alcune convenzioni, mentre è addirittura diventata gratuita per i bambini fino a 6 anni, un accompagnatore per ogni gruppo, due accompagnatori per ogni gruppo scolastico, un accompagnatore per disabile che presenti necessità, giornalisti iscritti all'albo previo accredito, guide turistiche munite di tesserino di abilitazione. Insomma, rispetto ai primi visitatori, ora la mostra è pienamente appetibile e sarà aperta secondo gli orari prestabiliti, come sabato dalle 10 alle 22 e domenica dalle 10 alle 19. All'interno è possibile attraversare una parte laterale degli appartamenti reali, la cappella reale, il serrone della villa e la rotonda dell'Appiani dove sono state sistemate le opere di sessanta artisti cinesi e altrettanti italiani (quest'ultimi con lavori già conosciuti) messi a confronto sul tema “Naturalmente”, «un terreno di confronto fra due culture millenarie» scriveva Sandro Orlandi, direttore artistico di Artantide.com ai tempi dell'apertura: «La natura è sempre stata fonte di ispirazione per gli artisti. Cultura e natura devono rappresentare il futuro per tutti».

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