Il sindaco bussa per gli auguri
Ma i vecchietti non le aprono

Un po'di diffidenza e qualche piacevole scenetta hanno reso particolare la consegna del regalo natalizio dell'amministrazione comunale agli ultranovantenni del paese

TAVERNERIO Un po'di diffidenza e qualche piacevole scenetta hanno reso particolare la consegna del regalo natalizio dell'amministrazione comunale agli ultranovantenni del paese.
L'iniziativa ha riguardato nei giorni scorsi 40 nonni del paese per i quali, come spiega il sindaco Rossella Radice, si è deciso di organizzare per la prima volta un porta a porta per uno scambio di auguri diretto casa per casa.
Alcuni anziani del paese, che si sono dimostrati ben informati su truffe e furti che spesso li vedono protagonisti delle cronache, hanno subito mostrato diffidenza, in primis dalle telefonate di avviso. «Abbiamo deciso di farli chiamare per avvisarli del mio passaggio - spiega la Radice - e già da lì più di qualcuno non ci credeva: "Ma non è possibile che venga il sindaco: sarà uno scherzo; non ci prendete in giro"; questo era il tono dei commenti». Si è poi passati alla fase operativa della consegna per la quale la Radice si è fatta accompagnare anche dal vicesindaco, Gianvittorio Redenti, che da anni fa parte dell'amministrazione; anche qui però non sono mancate le gag esilaranti, che dimostrano la preparazione degli anziani. Al campanello, quando la Radice annunciava: «Sono il sindaco», qualcuno ha replicato, come racconta il primo cittadino: «Sì, allora io sono Babbo Natale». «Qualcuno poi ha tirato fuori il manualetto di Striscia la notizia contro le truffe agli anziani - spiega la Radice - Hanno dimostrato di conoscere alla perfezione la trasmissione televisiva e hanno così mostrato di temere eventuali furti. Poi c'è stato qualcuno che non uscendo di casa non sapeva che Tavernerio avesse un sindaco donna. Altri addirittura mi hanno scambiato per la moglie del vicesindaco. Insomma un serie di simpatici episodi, che però hanno mostrato l'attenzione e la simpatia degli anziani». Superate le diffidenze iniziali, gli anziani si sono sciolti e hanno mostrato accoglienza: «Molti si sono sentiti onorati di avere il sindaco a casa, anche perché non erano abituati - spiega la Radice - Un anziano di 96 anni ha anche voluto che posassi con lui per una foto ricordo».
Agli anziani sono stati regalati portacandela a forma di casetta e un biglietto augurale dell'amministrazione comunale. Ne restano ancora da consegnare otto  perché alcuni non erano in casa: verranno contattati i parenti per la consegna. Un'iniziativa quindi da ripetere, sperando che il prossimo anno diminuisca un po' l'attenta diffidenza dei nonni del paese.

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