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Mercoledì 02 Gennaio 2013
Divieto ignorato, petardi a go go
Colpi di pistola da una villa
Petardi, fuochi d'artificio e anche veri e propri razzi artigianali: il divieto e le supermulte non hanno sortito alcun effetto a Cantù dove si è festeggiato come nel passato. Nessuna multa dei vigili
CANTU' Al pronto soccorso dell'ospedale Sant'Antonio Abate qualche accesso in più si è registrato per chi ha alzato il gomito e si è ubriacato. Ma a parte qualche bevuta di fine anno, si può dire che, nella sostanza, il 2013 si è aperto senza troppi problemi. Qualcuno ha salutato la mezzanotte con una scarica di petardi dall'isola pedonale al centro di piazza Garibaldi e dai marciapiedi di via Ettore Brambilla. Luogo pubblico, gesto vietato secondo ordinanza locale: si rischiava una multa da 25 a 500 euro che sembra non esserci stata. Botti di altro tipo per alcuni canturini a una festa privata in una casa nella Bassa Comasca. Stupiti, quando è stato detto loro che il proprietario ha puntato la pistola al cielo per un paio di festosi spari di inizio anno.
Il 2012 se n'è andato tra i brindisi e l'allegria, non guastata dalle contravvenzioni della polizia locale. A mezzogiorno di ieri, al comando di via Vittorio Veneto, non risultavano multe per i petardi esplosi in luogo pubblico o aperto al pubblico, vietati in occasione del Capodanno.A Fecchio, alcuni razzi, partiti da un balcone, sono esplosi nel cielo. Niente paura: tutto lecito, nel rispetto della legge. Altri, in qualche caso minoritario, hanno mandato in fiamme la polvere pirica dai bordi delle strade. Ad esempio in zona Pianella. Dove il giorno dopo restavano evidenti resti dei botti vietati dal municipio. Anche in piazza Garibaldi: chiari i segni dei petardi sulla pavimentazione in granito.
Il servizio su La Provincia in edicola mercoledì 2 gennaio
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