Leghisti comaschi
Dietrofront su Silvio

I big locali si piegano all'accordo. Molteni: «L'importante è conquistare la Regione e il Pdl ci sosterrà».

COMO L'accordo raggiunto ieri tra Lega e Pdl (i due partiti tornano alleati sia per le politiche sia per le regionali in Lombardia) viene accolto positivamente nel Comasco. Anche se l'idea di un nuovo abbraccio con Silvio Berlusconi era stata sonoramente bocciata, nelle scorse settimane, dagli stessi esponenti lariani del Carroccio.
Ora innestano la retromarcia, accettando le novità arrivate direttamente dalla viva voce del leader Roberto Maroni: alleanza a Roma, con il Cavaliere che fa un passo indietro (non sarà candidato premier ma probabilmente ministro) e sostegno del Pdl al candidato leghista alle regionali.
Il deputato Nicola Molteni il 10 dicembre scorso dichiarava: «Mi sembra improbabile, per non dire impossibile, che la Lega appoggi Berlusconi alle politiche. Non ci spaventa la corsa solitaria, se ci sarà lui noi potremmo benissimo presentarci da soli candidando Flavio Tosi.Se in cambio dell'accordo in Lombardia ci chiedono di sostenere Berlusconi a Roma, non ci stiamo». Ieri ha corretto il tiro, spiegando: «Avevo detto che non avremmo mai accettato Berlusconi candidato premier e infatti non sarà lui il candidato (in lizza ci sono Angelino Alfano e Giulio Tremonti, ndr).

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