I saldi vanno male
ma l'iPhone vola

Le commesse fissano le vetrine e guardano fuori dalla porta. I clienti sono una rarità. Ma non per le catene low cost e gli iPhone

COMO Le commesse fissano le vetrine e guardano fuori dalla porta. I clienti sono una rarità. Dopo una settimana di vendite loffia, neppure ieri, catene low cost a parte, sono stati fatti troppi affari. Né per chi vendeva né per chi comprava.
Scarpe, piumini, scarpe, cappotti, borse e abiti, seppure bellissimi e scontatissimi, continuano a restare nei negozi.
«Gli unici prodotti che vanno a ruba da prima di Natale sono iPhone, iPad e mini Ipad - dice Massimo Galeazzi proprietario di cinque negozi Tim tra Como e Lecco -. È una cosa incredibile. Non facciamo in tempo a ordinarli che già ce li chiedono. Facciamo più fatica a vendere i telefoni di basso o medio prezzo piuttosto che i prodotti della Apple».
Chi può paga in contanti. Chi non può sottoscrive abbonamenti o chiede addirittura le rate pur di fare andare a scuola la figlia con il telefonino della mela.
«È pazzesco anche per noi - dice ancora Galeazzi - La gente non ha i soldi per comprare da mangiare e risparmia su tutto ma non sull' iPhone».

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