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Domenica 13 Gennaio 2013
Maslianico, acquedotto fai da te
Via al recupero della vecchia fonte
Senza aspettare le sorti dell'Ato (Ambito territoriale ottimale) che secondo le linee di indirizzo dovrebbe sovrintendere alla gestione degli acquedotti, l'amministrazione comunale ha deciso di mantenere gli investimenti per il potenziamento del servizio
Maslianico, a differenza di altri Comuni, rivendica infatti il diritto di poter gestire in proprio i servizi, idrici con piena soddisfazione dei cittadini, che neppure nei periodi di più intensa siccità sono stati chiamati a limitare i consumi.
Grazie alle opere eseguite e al sistema di sfruttamento delle sorgenti alte e dei pozzi del Molino Nuovo, il paese ha acqua in abbondanza e l'amministrazione non è per nulla intenzionata a conferire gli impianti alla gestione associata piena di incognite, con la prospettiva di dover subire le conseguenze di altri Comuni dove negli ultimi anni si è tirato avanti con la sola riparazione dei guasti.
Con queste premesse il consiglio comunale all'unanimità ha deciso un nuovo investimento di 56 mila euro per il potenziamento del servizio, sulla base del progetto dell'ingegnere Edoardo Monno che da anni si sta prendendo cura dell'aggiornamento degli impianti. Si tratta, in particolare, della posa di nuove tubazioni lungo la via Burgo, compresa la piazza del mercato in sostituzione di quelle esistenti in più punti deteriorate e dell'armonizzazione degli impianti alla sorgente Fico, in maniera da sfruttare a pieno regime le potenzialità dei serbatoi e garantire la potabilità con l'impianto di sterilizzazione a raggi ultravioletti evitando fastidiose immissioni di cloro. L'attenzione al Fico deriva dal fatto che la sorgente, in passato sfruttata per due terzi dal Comune di Cernobbio e per un terzo da Maslianico, è stata abbandonata dall'amministrazione cernobbiese a seguito della convenzione con la società Acsm-Agam. L'intero gettito pertanto è entrato nelle disponibilità di Maslianico.
Con opportuni accorgimenti si intende ora sfruttarlo con immissioni in rete per caduta con notevoli risparmi sugli oneri di sollevamento dai pozzi del Molino Nuovo fino al serbatoio alto di via Scaletto. L'obiettivo, secondo quanto riferito da Monno in consiglio comunale, è quello di poter disporre di un elevato quantitativo di acqua pronta per essere immessa in rete, ma anche di avere una costante riserva in caso di emergenze.
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