Proserpio, mistero su un furto
Il proprietario indagato dalla Dia

I ladri svaligiano una abitazione di un imprenditore erbese, al momento all'estero. Il suo nome compariva negli atti dell'indagine "Infinito" sulle infiltazioni di 'ndrangheta nel Nord della Lombardia

PROSERPIO - Avrebbero rubato quadri, pezzi d'arte, preziosi, avrebbero addirittura smurato una cassaforte. Soprattuto, però, dieci anni dopo un colpo identico (era l'aprile del 2003), i malviventi sno anche spariti con un'automobile di famiglia, la famigla dell'imprenditore erbese Fabrizio Brusadelli, data alle fiamme poche ore dopo in un prato al Pian del Tivano.
E' mistero fitto attorno al furto commesso a Proserpio venerdì sera. I carabinieri indagano. Per il momento è stato possibile ricostruire soltanto che Brusadelli era ritenuto il tramite della famiglia Cristello nell'assalto alla diligenza che, nel 2008, portò allo smembramento della Perego Strade, azienda lecchese finita nelle mani delle cosche, e al centro del processo Infinito.

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