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Mercoledì 16 Gennaio 2013
Trasferte, Cantù non ne può più
«Se c'è qualcosa, fatecelo sapere»
Dopo il divieto per i tifosi di andare anche a Venezia, la società brianzola prova a vederci chiaro. «Nascondere la polvere sotto il tappeto sarebbe del tutto inutile»
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Ciò sta a significare che sono quattro volte di fila che ai tifosi canturini, più precisamente a quelli residenti in provincia di Como, non è permesso seguire la propria squadra lontano dal Pianella (o dal Paladesio).
Un accanimento che, in costanza d'assenza di giustificati motivi pubblicamente resi noti, sembra persino stonare.
«Sì, in effetti è proprio un bel caso - commenta il vice presidente della Pallacanestro Cantù, Luca Orthmann -. Prendiamo ad esempio in considerazione quest'ultimo divieto. Ci chiediamo come possa essere ritenuta dall'Osservatorio delle manifestazioni sportive una "gara connotata da profili di alto rischio per ragioni di ordine pubblico" quando tra le due tifoserie non solo non c'è astio ma c'è addirittura un accenno di simpatia. A meno che le autorità sanno qualcosa che a noi sfugge. Così fosse, chiedo che ci vengano segnaleti tali problematiche delle quali siano all'oscuro al fine di poterle risolverle incontrando la nostra tifoseria. Nascondere la polvere sotto il tappeto sarebbe infatti del tutto inutile».
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Tifosi Cantù, ok alle trasferte Nota ufficiale del prefetto